Private Markets

I prodotti di Private Markets sono prodotti riconducibili alla fattispecie dei fondi di investimento alternativi “FIA”, che fanno riferimento alla Direttiva AIFMD e non rispettano dunque i vincoli della Direttiva 2009/65/CE applicabile ai fondi armonizzati (OICVM, in inglese UCIT), ovvero quei fondi pensati per offrire un alto grado di liquidità e protezione all’investitore retail.

A differenza degli UCITS, i FIA possono investire in una gamma molto più ampia di attività, tra cui rientrano asset illiquidi e non quotati come partecipazioni in imprese non quotate (private equity), immobili, progetti infrastrutturali. Inoltre, i FIA possono utilizzare strumenti come la leva finanziaria, un meccanismo che può amplificare i rendimenti, ma anche esacerbare le perdite, comportando di conseguenza una maggiore esposizione del fondo alle attività sottostanti.

Trattandosi di investimenti principalmente in attività reali, poco liquide e a lungo termine, le quote dei FIA possono tipicamente essere rimborsate solo in momenti prestabiliti o alla fine del ciclo di vita degli stessi. Inoltre, il valore delle quote dei FIA non viene aggiornato quotidianamente ma periodicamente, spesso tramite modelli di valutazione interni, poiché non esistono prezzi di mercato per molti degli asset in portafoglio.

Per affrontare un investimento in questi strumenti finanziari, è essenziale comprendere il funzionamento strutturale dei FIA, i loro rischi principali e le implicazioni operative dell’investimento. A tale riguardo la Banca verifica la conoscenza specifica del cliente su tali prodotti attraverso un questionario dedicato.