Fondi

Introduzione ai fondi

Nel maggio 2002 Fineco ha lanciato una piattaforma per la negoziazione online di fondi.

Si tratta di una "boutique del risparmio gestito", dove ai clienti di Fineco viene offerta una vasta gamma di prodotti di investimento selezionati e altamente competitivi.
L'obiettivo è proprio quello di offrire ai clienti una selezione dei migliori prodotti sul mercato e consentire la miglior diversificazione degli investimenti. Il fattore "multibrand" consente di aggiungere una dimensione ulteriore alle strategie di investimento, rappresentata dalle caratteristiche specifiche del gestore.
 
Contenuto della piattaforma e logica del servizio
Il servizio permette di scegliere tra una vasta gamma multimarca di fondi suddivisi per aree geografiche, settori industriali e tipologia di investimento. 
Il servizio è orientato verso la logica del multibrand, dove la selezione dei prodotti di investimento avviene sulla base di criteri quali i risultati conseguiti, la qualità della gestione e la filosofia d'investimento. La scelta di allargare l'offerta anche ai fondi d'investimento rafforza il modello di one stop solution prescelto da Fineco che garantisce ai clienti l'accesso a tutti i principali strumenti bancari, assicurativi, d'investimento e di credito al consumo attraverso un unico intermediario.

Come Fineco seleziona i prodotti?
La selezione da parte di Fineco è volta a ricercare e ad offrire ai propri clienti prodotti caratterizzati da alti livelli di eccellenza, e avviene sulla base della diversificazione dei prodotti disponibili, a tutti i livelli di rischio. L'obiettivo di questa strategia è di offrire ai clienti una gamma completa di prodotti che consenta di soddisfare le esigenze più sofisticate di investimento e di arricchire, completare e diversificare sempre più le loro strategie di portafoglio, attraverso proposte selezionate in una logica multistyle e multiapproach

Costi ridotti
Fineco ti offre la possibiltà di sottoscrivere anche fondi "No Load". Cio' significa che non è prevista nessuna commissione di entrata, uscita e switch.

Accessibili a tutti
L'investimento minimo iniziale parte da 50€, questo rende la maggior parte dei fondi accessibili a tutti gli investitori.

Una logica multistyle e multiapproach
Il cliente ha la possibilità di scegliere tra i più prestigiosi brand sul mercato e di avere a disposizione una gamma completa di prodotti che soddisfano le esigenze più sofisticate di investimento. L'obiettivo è consentire ai clienti di arricchire, completare e diversificare sempre più le loro strategie di portafoglio attraverso proposte selezionate in una logica multistyle e multiapproach

Un unico conto per più soluzioni di investimento
Per l'acquisto di fondi di marche diverse, è possibile utilizzare un unico conto.

Le commissioni
Molti comparti non prevedono commissioni d'ingresso, d'uscita e di switch e gli unici costi per il sottoscrittore sono la commissione di gestione annua
e la commissione fissa dovuta alla banca corrispondente (9€ o 9USD o 6€ e 6 USD per FAM - in base alla valuta del comparto) solo per le quote di sottoscrizione o rimborso. Sulla scheda fondo di ogni prodotto è indicato il regime commissionale applicato.

Guarda come sottoscrivere un fondo

Cos'è un fondo comune di investimento?

Un fondo comune è uno strumento finanziario paragonabile a un grande salvadanaio dove confluiscono le risorse di molti risparmiatori.
Gli investitori che aderiscono a un fondo mettono in comune i propri risparmi e li affidano a professionisti della finanza, generalmente un team di esperti organizzati in una società di gestione. Saranno i gestori, i cosiddetti money manager, a ricercare il modo più redditizio per investirlo scegliendo tra azioni, strumenti del reddito fisso, liquidità e diversificando per aree geografiche, settori merceologici, capitalizzazione degli emittenti.

Cos'è una SICAV?

La SICAV è una società di investimento molto simile a un fondo comune. In questo caso però il patrimonio coincide con il capitale versato dai sottoscrittori, i quali non acquistano quote (come in un fondo), ma azioni. I sottoscrittori diventano, pertanto, veri e propri azionisti della società e hanno la facoltà di partecipare alle assemblee, esercitare il diritto di voto e confrontarsi con l'operato dei gestori.

Quali sono le principali tipologie di fondi?

  • Fondi armonizzati UE
    Sono sottoposti per legge dell'Unione Europea a una serie di vincoli sugli investimenti allo scopo di limitare i rischi e tutelare i sottoscrittori:
    - non possono investire più del 10% del patrimonio in titoli di un singolo emittente, in prodotti derivati e in titoli non quotati nei mercati regolamentati
    - non possono investire in derivati una somma superiore al valore netto del fondo
    - non possono possedere più del 5% delle azioni con diritto di voto di una società
  • Fondi non armonizzati UE
    Si tratta di una particolare tipologia di fondi caratterizzati da una maggiore libertà di investimento del patrimonio.

Ad essi non vengono applicati i vincoli e le limitazioni previste dalla legge comunitaria per i fondi armonizzati.

Come opera un fondo?

L'unità minima di partecipazione a un fondo viene denominata quota. Investire in un fondo significa sottoscrivere un numero di quote pari all'importo versato diviso il valore unitario della quota.
Il numero di quote di proprietà del sottoscrittore rimane fisso per tutta la durata dell'investimento a meno che non vengano effettuati nuovi versamenti o riscatti di quote esistenti.
Il fondo investe il suo patrimonio in azioni, obbligazioni o altri titoli. Le partecipazioni di un fondo vengono denominate holdings; l'insieme delle holdings del fondo costituisce il suo portafoglio.Sottoscrivere una quota di un fondo significa acquisirne una porzione di portafoglio o, detto in altri termini, un portafoglio in miniatura.

Quali sono i vantaggi dell'investimento in fondi?

  • Non richiedono grandi somme per accedervi
    Sottoscrivere un fondo significa partecipare, con un investimento contenuto, alle vicende di un ampio e diversificato portafoglio di titoli.

  • Sono facili da acquistare e vendere
    Puoi sottoscrivere fondi attraverso i consulenti finanziari, gli sportelli bancari, le compagnie di gestione, i supermercati di fondi e da oggi, con Fineco, con un semplice click.

  • Sono regolamentati
    Il corretto impiego del capitale è sottoposto a un sistema di controllo e vigilanza presieduto dalla Consob e dalla Banca d'Italia.

  • Sono gestiti da professionisti
    La gestione professionale del risparmio dei fondi comuni comporta che siano i gestori, e non tu, a dover monitorare costantemente i mercati e a sfruttarne le migliori opportunità. 

Quali sono i principali rischi?

Il rischio che corri sottoscrivendo quote di un fondo è simile a quello di un investimento in azioni: un risultato inferiore alle tue aspettative o addirittura la perdita di tutto o parte del capitale investito.
È un parametro da valutare e mettere in relazione al rendimento per stabilire se il gestore ha assunto dei rischi adeguati oppure un grado di esposizione non giustificato. Più elevato è il rischio maggiore deve essere il rendimento atteso in grado di remunerare l'incertezza sopportata dall'investitore.
Il rischio viene solitamente inteso come volatilità, vale a dire l'oscillazione del prezzo e del rendimento nel tempo, il cosiddetto SQM (Scarto Quadratico Medio).

Capire i fondi

Quali sono le famiglie di fondi?

Per indirizzare con più trasparenza le scelte di investimento dei risparmiatori, Assogestioni, l'associazione delle società di gestione dei fondi, ha introdotto nel 1999 una classificazione dei fondi che si basa sulla ripartizione del portafoglio tra azioni e obbligazioni.
La Società di Gestione che emette un fondo dovrà pertanto scegliere a quale categoria appartiene e, una volta effettuata la scelta, mantenere una politica di investimento coerente.
La classificazione individua cinque classi primarie di fondi, a loro volta suddivise in categorie che individuano i fattori di rischio (es. Mercato di quotazione o Specializzazione dell'emittente).

Come viene calcolata la performance di un fondo?

La performance di un fondo è il risultato conseguito dal fondo in un determinato periodo di tempo ed è pari all'incremento di valore delle quote. Si ottiene calcolando l'incremento percentuale del valore delle quote del fondo nell'intervallo di osservazione.
Non dimenticare che il risultato di un fondo, pur costituendo il valore di riferimento per giudicare la gestione, è solo uno degli elementi necessari a valutare il rendimento dell'investimento.
Calcolare il risultato effettivo di un fondo significa prendere in considerazione ulteriori fattori, quali la sua rischiosità, l'andamento dei mercati finanziari o la presenza di costi di ingresso, di gestione e di riscatto.

Cosa sono i benchmark e come si usano?

Il modo migliore per esprimere un giudizio sul risultato di un fondo è di confrontarlo con i risultati degli altri fondi che appartengono alla stessa categoria e con l'andamento dei mercati finanziari in cui opera.
Il benchmark è un indice di riferimento, introdotto per obbligo di legge, che consente di valutare le performance delle diverse categorie di fondi. È utile per valutare l'abilità del gestore nel realizzare performance migliori rispetto alla media di categoria.
Anche in questo caso esiste un indice appropriato che aiuta a capire quanto i risultati di un fondo si sono discostati rispetto al benchmark: la Tracking Error Volatility.

Qual è il momento giusto per sottoscrivere un fondo?

La risposta più semplice è probabilmente la più corretta: subito!
L'alternativa consiste infatti nel fare market timing, e cioè rinviare l'investimento fino a quando si suppone sia arrivato il momento giusto.
Da uno studio effettuato è emerso che un market timer che riesce a indovinare il 50% delle previsioni, ha comunque un rendimento inferiore ai benchmark di riferimento. La conclusione di questo studio è: se non sei in grado di fare delle previsioni corrette almeno due volte su tre, le performance che riuscirai a conseguire saranno inferiori a quelle del mercato.
Prendere una decisione di market timing significa di solito sacrificare una buona performance.

Cosa sono i PIC e i PAC?

Ci sono due modi per investire in un fondo:
  effettuare l'investimento in un'unica soluzione (PIC, ovvero Piano di Investimento del Capitale)
  diluire l'investimento mediante versamenti periodici (PAC, ovvero Piano di Accumulo del Capitale)

Qual è la modalità più vantaggiosa? 
E’ chiaro che in caso si riuscisse ad avere un market timing perfetto, con il PIC si avrebbero performance superiori. L'adesione a un PAC innanzitutto ti aiuta a non sbagliare la scelta del momento mediando i prezzi di acquisto e attenuando la volatilità dell'investimento. Inoltre ti consente di investire in fondi con un'elevata soglia di accesso e che risulterebbero inaccessibili al piccolo risparmiatore.

Come scegliere un fondo

Hai deciso di acquistare un fondo, ma una domanda ti tormenta: quale scegliere fra le centinaia di fondi disponibili?
In questa sezione trovi tutte le informazioni necessarie a selezionare e sottoscrivere il fondo che fa per te.

Quali sono i canali di distribuzione dei fondi?

Oggi, grazie a Internet, acquistare un fondo d'investimento è diventato molto semplice. Pertanto, la prima cosa che devi stabilire nel momento in cui decidi di investire in un fondo comune è se rivolgerti a un intermediario, o se fare da te.
Se vuoi sottoscrivere un fondo in Fineco puoi farlo:
 rivolgendoti a un Personal Financial Advisor che ti aiuti a scegliere l'investimento su misura per te
 acquistando il tuo fondo su Internet, analizzando le performance passate, confrontando l'andamento dei principali fondi e scegliendo la linea e lo stile di gestione che meglio si adattano alle tue esigenze.

Come è possibile sottoscrivere un fondo online?

Per sottoscrivere un fondo online occorre rispettare alcune semplici regole. All'interno del sito troverai il prospetto informativo, il modulo di sottoscrizione e un documento sui rischi degli investimenti finanziari. Non appena la sottoscrizione sarà conclusa potrai effettuare tutte le operazioni direttamente dal tuo PC in modo semplice e immediato. 

Come interpretare il prezzo di un fondo?
Il prezzo della quota di un fondo di investimento è pari al rapporto tra valore totale dei titoli in portafoglio e numero delle quote. Per esempio, un fondo con 500.000 quote, che possiede 9 milioni di euro in azioni e 1 milione in liquidità, ha un valore unitario di 20 euro. Senza contare le spese.
A un primo esame, il valore della quota sembrerebbe equivalente al prezzo di un'azione. Entrambi, infatti, rappresentano il valore di una porzione dell'investimento ed entrambi vengono pubblicati sui giornali o sui siti finanziari. Ma la similitudine tra prezzo di una quota del fondo e prezzo di un'azione finisce qui.

Differenze fra quote di fondi e azioni:

  Quote di fondi
- il valore della quota di un fondo comune è calcolato solo una volta al giorno, alla fine delle contrattazioni.
Azioni - il prezzo delle azioni cambia durante il giorno per effetto delle negoziazioni.

  Quote di fondi - i fondi comuni hanno un illimitato numero di quote in circolazione, in base al numero degli investitori che hanno comprato e venduto quel giorno.
Azioni - ogni società quotata ha un numero prestabilito di azioni in circolazione.

  Quote di fondi - con i fondi di investimento il valore della quota è legato esclusivamente al valore corrente degli holdings che compongono il portafoglio e non c'è alcun prezzo obiettivo a cui fare riferimento.
Azioni - per determinare se un'azione è conveniente o meno è opportuno comparare il suo prezzo a un valore di riferimento, basato su parametri come gli utili o il cash flow.

Quali sono le spese da sostenere?

Quando sottoscrivi un fondo, una parte delle uscite non va a fare parte del patrimonio da investire, ma serve a coprire le spese dell'investimento e a remunerare il gestore.
Questi costi possono essere divisi in due principali categorie:
  Commissioni una tantum - normalmente sono applicate in sede di acquisto o di vendita di un fondo. È un costo ammortizzabile la cui incidenza decresce all'aumentare dell'orizzonte temporale dell'investimento
  Commissioni ricorrenti - hanno la funzione di remunerare l'operato del gestore. Sono costi periodici che incidono direttamente sul risultato

Commissioni una tantum

Commissioni di sottoscrizione

Servono a remunerare la rete di vendita e sono pari ad una percentuale dell'investimento. Si applicano secondo un sistema a scaglioni che prevede percentuali più basse per versamenti più elevati. I fondi che non le prevedono si definiscono no load.

Commissioni di vendita

Sono le commissioni una tantum più frequentemente applicate e si pagano al momento della vendita delle quote. Vengono spesso applicate con un sistema a tunnel: la commissione decresce fino ad annullarsi in funzione della permanenza nel fondo.

Commissioni di switch

Si applicano ai trasferimenti di quote da un fondo ad un altro della stessa società, i cosiddetti switch e possono essere fisse o una percentuale del capitale trasferito.

Commissioni ricorrenti

Commissioni di gestione

Retribuiscono la società per la gestione e amministrazione del fondo e vengono decurtate direttamente dal patrimonio.

Commissioni di incentivo

Spettano alla società di gestione nel caso in cui questa raggiunga rendimenti superiori a un parametro prestabilito. E' dunque un premio che il sottoscrittore corrisponde al gestore calcolato sul rendimento differenziale del fondo rispetto al benchmark di riferimento.

 

Rappresentazione costi Ex ante:

 Sulla proposta di consulenza e nel dettaglio dell’ order entry sono riportati tutti i costi sia quelli il cui ammontare è certo (management fee, diritti fissi, commissione di sottoscrizione, eventuali diritti fissi pac, costi di uscita eventuali) e sia quelli per cui l’ammontare è stimato (commissioni di transazione del gestore e altri costi ricorrenti, commissioni di performance).
 Sulla scheda prodotto sono riportate le commissioni su cui si può fornire una valorizzazione percentuale certa: management fee e commissioni di ingresso.
 Sul KID le Sicav/SGR riportano solo le commissioni ricorrenti che formano le ongoing charges (management fee + altri costi ricorrenti) e le commissioni di transazione stimate.

Il prezzo

Il prezzo della quota di un fondo di investimento è pari al rapporto tra valore totale dei titoli in portafoglio e numero delle quote.
Per esempio, un fondo con 500.000 quote, che possiede 9 milioni di euro in azioni e 1 milione in liquidità, ha un valore unitario di 20 euro. Senza contare le spese.

A un primo esame, il valore della quota sembrerebbe equivalente al prezzo di un'azione. Entrambi, infatti, rappresentano il valore di una porzione dell'investimento ed entrambi vengono pubblicati sui giornali o sui siti finanziari. Ma la similitudine tra prezzo di una quota del fondo e prezzo di un'azione finisce qui.

Differenze fra quote di fondi e azioni

  Quote di fondi
- il valore della quota di un fondo comune è calcolato solo una volta al giorno, alla fine delle contrattazioni.
Azioni - il prezzo delle azioni cambia durante il giorno per effetto delle negoziazioni.

  Quote di fondi - i fondi comuni hanno un illimitato numero di quote in circolazione, in base al numero degli investitori che hanno comprato e venduto quel giorno.
Azioni - ogni società quotata ha un numero prestabilito di azioni in circolazione.

  Quote di fondi - con i fondi di investimento il valore della quota è legato esclusivamente al valore corrente degli holdings che compongono il portafoglio e non c'è alcun prezzo obiettivo a cui fare riferimento.
Azioni - per determinare se un'azione è conveniente o meno è opportuno comparare il suo prezzo a un valore di riferimento, basato su parametri come gli utili o il cash flow.

Quali sono i documenti da consultare prima di sottoscrivere un fondo e a cosa servono?

Spesso vieni bombardato da pubblicità o da consigli che riferiscono di performance eccezionali di un fondo e di rendimenti strabilianti. Come fare a capire se il fondo che ti viene proposto è il fondo giusto per te?
Di sicuro hai bisogno di qualche informazione in più degli annunci a tutta pagina o dei consigli di un amico zelante prima di prendere una importante decisione di investimento.
Bisogna rispondere a domande come: 
- Qual è la strategia d'investimento del fondo? 
- Quali sono i rischi di questa strategia? 
- Quanto costa il fondo? Chi lo gestisce?

Le risposte a queste domande sono spesso contenute in un documento molto importante: il prospetto informativo.

Cosa cercare nel prospetto informativo?
- Obiettivo di investimento:
è la missione del fondo. Potrebbe essere la crescita del valore nel lungo periodo o la ricerca di un flusso di reddito costante ogni mese.
- Strategia: è il modo con cui il gestore cerca di raggiungere l'obiettivo.
- Rischi: ad ogni investimento è associato un certo grado di rischio, che deve essere indicato nel prospetto.
- Costi: nel prospetto sono specificate le commissioni d'acquisto, di vendita e di switch e la percentuale di rendimento che viene trattenuta per compensare la società che amministra il fondo.
- Management: in questa sezione sono contenute le informazioni relative ai professionisti che gestiscono il fondo.
- Informazioni aggiuntive: specifica le tasse che occorre pagare sui rendimenti e ogni altra informazione che i gestori ritengano possa essere utile ai sottoscrittori.

Come operare sui fondi online?

Investire sui Fondi è semplice, ma attenzione ai tempi.
Sul sito Fineco, nella sezione dedicata ai Fondi, c'è la possibilità di avere tutte le informazioni necessarie per la scelta del fondo su cui investire:
- News: per leggere le ultime notizie sul mondo dei fondi fornite da Morningstar 
- Commenti: per avere i commenti sui fondi offerti da Morningstar
- Possibilità di confrontare tra loro i fondi
- Possibilità di controllare il Livello di Rischio dei fondi.

Scegli un fondo: tutti i fondi sono suddivisi secondo diverse caratteristiche (Società di gestione, Tipo di investimento, Settore, Area geografica, Andamento annuo, Investimento minimo).

Come ricercare un fondo sul sito Fineco?

Cercare un fondo tra i migliaia offerti da Fineco è più facile con il motore di ricerca. Puoi impostare una ricerca inserendo una parola chiave oppure selezionando uno o più fra i numerosi filtri disponibili.

  •  Ricerca per keyword

    Inserici una parola chiave oppure direttamente l’ISIN del fondo e clicca su CERCA per lanciare la ricerca.

  • Ricerca per categorie
    Con la “ricerca per categorie”  basta selezionare una delle categorie MorningStar presente nella tendina per lanciare subito la relativa ricerca.

  • Ricerca tramite filtri
    Nella pagina sono caricate cinque categorie predefinite di filtri tra cui poter scegliere:
    - Tipo investimento
    - Settore
    - Tipo fondo
    - Area Rating e Special.
    E’ possibile aggiungere nuove categorie cliccando sul link “aggiungi filtro”:

    Si aprirà un pannello di gestione che consente di aggiungere altri criteri di ricerca, oppure di rimuovere quelle esistenti.


    In questo modo puoi personalizzare la ricerca con i criteri che ritieni opportuno utilizzare.
    Per tornare alla configurazione di partenza, clicca su “Riparti da zero” .

Selezionare i filtri



I filtri sono organizzati in macro-aree (es: il blocco di filtri “Settore”) e a loro volta suddivisi per categoria. (es: settore beni di consumo).
Seleziona la categoria a  sinistra per visualizzare tutti i filtri correlati.
Per selezionare un filtro, clicca sulla selezione corrispondente. Puoi selezionare uno o più flitri all’interno di ciascuna categoria di ricerca, oppure puoi applicare selezioni multiple scegliendo filtri appartenenti anche a diverse categorie o a diverse macro-aree.
Per selezionare con un unico clic tutti i filtri di una categoria seleziona il link “Seleziona tutti”.
Per selezionare con un unico clic tutte le famiglie di categorie seleziona: “Seleziona tutte le categorie”.
In particolare puoi disabilitare i filtri che non si incrociano con selezioni fatte in precedenza. In questo modo eviti di effettuare ricerche che diano risultati nulli.
Clicca su per ottenere i risultati con i filtri impostati.  




Cancellare i filtri

Per deselezionare un singolo filtro, clicca sulla casella attivata per disattivarla.
Puoi rimuovere tutte le selezioni effettuate in una macro-area (es: tipo fondo) clicca sulla “X” di fianco al riepilogo del numero di filtri selezionati che trovi sulla sinistra.
Per annullare le selezioni e rimuovere tutti i filtri  clicca sul link “Cancella filtri”.

Risultati

Quando si lancia la ricerca, il pannello dei filtri si chiude e vengono caricati i risultati. Viene indicato il numero di fondi trovati e il riepilogo dei filtri utilizzati per la ricerca.
E’ possibile rimuovere uno o più di questi filtri cliccando sull’icona (X)


I fondi cercati vengono visualizzati in una tabella, ordinati per Rating Morningstar e rendimento % a 3 anni. I fondi con il più alto rating e il più alto rendimento % a 3 anni sono posizionati fra i primi.
In qualsiasi momento è possibile modificare l'ordinamento della lista secondo le proprie preferenze, cliccando sulle intestazioni di colonna.




La tabella dei risultati inoltre prevede 3 sezioni:

- Generale:  riporta le caratteristiche generali dei prodotti: Rating MorningStar, Rendimento, Rischio, Categoria MorningStar e Valuta del fondo.
- Rendimenti: elenca i rendimenti dei fondi:  da inizio anno (YTD), 1 mese, 3 mesi, 6mesi,  1 anno e 3 anni.
- Spese: ripota gli investimenti minimi e le spese di gestione.

Per selezionare le diverse sezioni clicca sui tab posizionati sopra la tabella



Per modificare la ricerca, occorre riaprire il pannello dei filtri cliccando sul link ”FILTRI”


 
Per ripartire con una nuova ricerca clicca su “Riparti da zero”.

Come inserire un ordine su un fondo?

Partendo dal motore di ricerca fondi o dalla scheda del singolo fondo, cliccando sul bottone  oppure su se si vuole fare una sottoscrizione di un piano di accumulo, si accede alla maschera di compravendita. Entrambi i bottoni porteranno alla finestra di inserimento ordini:



In questa pagina, vengono riportati tutti i dettagli del fondo, quotazione NAV ISIN e categoria ed eventuali commissioni. Alla voce Quote in portafoglio vengono anche riportate eventuali quote del fondo già presenti in portafoglio e relativo controvalore. La voce Liquidità investimenti indica invece, la liquidità disponibile sul conto corrente per l’investimento. 

Per acquistare il fondo clicca il tasto COMPRO.

Qui troverai la maschera per impostare i dati relativi all'ordine (importo da investire nel caso di acquisto) e tutta la documentazione relativa al fondo che dovrai leggere prima della sottoscrizione.  Per procedere con la sottoscrizione è necessario leggere tutta la documentazione e cliccare su CONTINUA.


Dopo la prima conferma dell'ordine, verrà visualizzata la maschera riassuntiva dell'ordine da te impostato:


In questa finestra, qualora i dati inseriti fossero corretti, potrai digitare il tuo codice PIN dispositivo.
Successivamente, cliccando sul bottone CONFERMA, vedrai l’esito dell'ordine ricevuto da Fineco e inviato al mercato.

 

Da qui potrai accedere al Monitor fondi per controllare lo stato del tuo ordine.



Dal Monitor Ordini "Fondi" saranno sempre possibili le seguenti operazioni:
> Cancellare l'ordine appena immesso
> Stampare l'eseguito del tuo ordine al momento dell'effettiva esecuzione. Controlla le tempistiche nel Learning Center per maggiori dettagli.

REVOCA ORDINE
Dal monitor è possibile cancellare un ordine immesso cliccando su (X). Si aprirà una maschera di riepilogo che riporta i dati dell’ordine.  E’ necessario inserire il PIN per confermare la cancellazione.



Nota
: ad integrazione di quanto previsto dalla "Informativa ai sensi del d.lgs 19 agosto 2005 n. 190", si precisa che, a seguito degli orientamenti da ultimo espressi dalla dottrina, già consolidatisi nella prassi, in merito all'interpretazione del predetto decreto, nell'ipotesi di collocamento di OICR (fondi comuni di investimento e SICAV) tramite tecniche di comunicazione a distanza non troveranno applicazione il diritto di recesso e la sospensiva dell'efficacia dei contratti per la durata di sette giorni decorrenti dalla data di sottoscrizione dei medesimi da parte dell'investitore, previsti dall'articolo 30, comma 6, del d.lg 1998 n. 58. Pertanto, a far tempo dal 9 Gennaio 2006, il contratto avrà  efficacia a decorrere dalla data di sottoscrizione dello stesso.

VENDITA E SWITCH

Dalla sezione "Portafoglio" cliccando il tasto ORDINA in corrispondenza del fondo desiderato, si aprirà la maschera dell’ordine dove saranno attivi i tasti per la Vendita o lo switch del fondo.




Seleziona l'operazione desiderata, inserisci i dati richiesti e conferma con il PIN dispositivo.

Come disinvestire un fondo?

Ecco alcune informazioni utili per comprendere al meglio le operazioni di vendita di quote di un fondo (disinvestimento).
Il valore accreditato sul conto in seguito ad un disinvestimento si ottiene sottraendo il capital gain (26%) al controvalore della vendita.

Attenzione!
Il Nav applicato all’operazione è diverso da quello presente nelle scheda del fondo al momento dell’inserimento dell’ordine. Lo stesso sarà determinato solo una volta al giorno, alla fine delle contrattazioni, sulla base dell’ultimo prezzo disponibile.

Controvalore effettivo dell'operazione =
(Prezzo fiscale di vendita x n° quote) - Capital gain

dove:

Prezzo fiscale di acquisto (solo investimento iniziale) =
Importo totale investito (accredito in c/c) - Commissioni d'ingresso - Commissioni di intervento / Quote investite

Prezzo fiscale di vendita =
Quote vendute x Prezzo di vendita - commissioni (ove previste) / Quote rimborsate

Capital gain =
Prezzo fiscale di vendita - Prezzo fiscale di acquisto x Quote x 0,26 (percentuale del Capital gain)

Esempio:
Quote:    9,745
Prezzo di acquisto:   278,07
Prezzo di vendita:   351,8
Commissioni:   0

Prezzo fiscale acquisto =  
(9,745 * 278,07 - 0) / 9,745 = 278,07
Prezzo fiscale vendita =  
(9,745 * 351,8 - 0) / 9,745 = 351,8  
Capital gain =
(351,8 - 278,07) * 9,745 * 0,26 = 186,81    

Controvalore effettivo dell'operazione
=
(351,8 * 9,745) - 186,81= 3.241,481

Nel caso di fondi quotati in dollari, essendo la fiscalità regolata in Euro, sarà necessario dividere i prezzi fiscali (di acquisto e di vendita) per il cambio applicato dalla banca corrispondente.

Esempio:
Importo addebitato sul conto corrente USD: USD 80.009,00
Prezzo di acquisto = 56,880 USD
Cambio di esecuzione Banca Corrispondente = 1,358 USD
Quote = 1.406,47
Prezzo di vendita: 59,670 USD
Cambio di esecuzione Banca Corrispondente = 1,361 USD
Commissioni Banca Corrispondente = 9 USD
Commissioni = 0

Prezzo fiscale di acquisto pro quota in USD =
(1.406,47 * 56,88 -  9  USD) / 1.406,47 = 56,875 USD
Prezzo fiscale di acquisto pro quota in Euro =
56,875 USD / 1,358 USD = Euro 41,88
Prezzo fiscale di vendita pro quota in USD =
(1.406,47 * 59,670 - 9 USD) / 1.406,47 = 59,663 USD
Prezzo fiscale di vendita pro quota in Euro =
59,663 USD / 1.361 USD = Euro 43,837
Capital Gain =
(43,837 - 41,880) * 1.406,47 * 26/100 = Euro 716,640

Controvalore effettivo dell’operazione
=
(43,837 * 1.406,47) - 716,640 = Euro 60.939,785
Controvalore accreditato sul conto euro * = Euro 60.939,785

Per i clienti privi del servizio multicurrency, le negoziazioni di fondi armonizzati di diritto estero in valuta diversa dall’Euro, vengono regolate direttamente sul conto corrente da cui è nata l'operazione.

Controvalore accreditato su multicurrency =
Euro 60.939,785 * 1,361USD = USD 82.939,048

Nel caso di più acquisti, sarà necessario prendere il riferimento del controvalore totale investito.
Es: 1° acquisto privo di commissioni di ingresso e di banca corrispondente 2.000 euro/USD + 2° acquisto 3.000 euro/USD + 3° acquisto 5.000 euro/USD. Il calcolo da fare sarà : 10.000/quote totali (sui tre acquisti).

Cosa sono i fondi a distribuzione di dividendi e quali sono i vantaggi?

I fondi a distribuzione di dividendi permettono di associare ai vantaggi dei prodotti di risparmio gestito anche un flusso reddituale periodico, come avviene per le azioni con il dividendo e per le obbligazioni con la cedola.
La distribuzione dei proventi è generalmente periodica.  Ogni 1, 3, 6 o 12 mesi, sulla base di quanto definito da ogni singolo prospetto, la Società di Gestione può distribuire agli investitori gli utili, tutti o in parte, sotto forma di dividendi.

La misura dei proventi da distribuire, in alcuni casi fissata in valore percentuale dal regolamento di gestione, è ovviamente in funzione dell'andamento del fondo (cedole e interessi incassati, plusvalenze realizzate).
I fondi a distribuzione di dividendi si possono identificare in quanto caratterizzati dal suffisso INC o DIS.

Indicare una preferenza sulla fruizione dei dividendi
Sottoscrivendo un fondo a distribuzione hai la possibilità di scegliere la modalità di fruizione dei dividendi. Puoi scegliere infatti se farli accreditare direttamente sul conto corrente oppure se reinvestirli automaticamente in quote del fondo.



Inoltre, in ogni momento, puoi modificare la tua scelta per i fondi che hai in portafoglio.

Nota bene:
La preferenza e la modifica riguardo la distribuzione dei dividendi è consentita solo per le SICAV che prevedono tale tipologia di prodotti.
Per le nuove sottoscrizioni di fondi di diritto italiano (SGR) al momento non sarà possibile effettuare la scelta sulla fruizione dei dividendi. Questi verranno accreditati direttamente sul conto corrente.
Le posizioni sui fondi in portafoglio non subiranno modifiche.

Modificare la preferenza
Partendo da un fondo presente in Portafoglio Fondi - PAC, è necessario espandere la riga cliccando in corrispondenza del fondo scelto. Viene quindi mostrata la maschera riepilogo, dove è anche indicata la preferenza sulla distribuzione dei dividendi attiva in quel momento, per cambiare la preferenza basta cliccare su "Modifica" e accedere alla maschera di disposizione.

cedola


L'ordine di modifica
sulla preferenza della fruizione dei dividendi sarà valido solo se disposto entro le ore 11.00 del giorno antecedente la data di stacco dividendi.
In caso contrario, la modifica avrà effetto a partire dalla scadenza successiva.

Ti consigliamo di controllare periodicamente la sezione "Ultime Comunicazioni" nella sezione Fondi, in area privata del sito Fineco, per verificare quando le società di investimento effettueranno la distribuzione dei dividendi.

Nota bene:
L'ordine di modifica avrà impatto su tutti i mandati presenti nel portafoglio del cliente relativi al prodotto su cui si sta effettuando la variazione.
Se, ad esempio, il cliente avesse in portafoglio un mandato con investimento in unica soluzione (PIC) ed uno con Piano di Accumulo (PAC) sullo stesso comparto, la variazione avrà effetto su entrambe le posizioni.

Es:
In portafoglio ho 2 posizioni sullo stesso fondo a distribuzione di dividendi:

> Fondo "ABC" in formula PIC
> Fondo "ABC" in formula PAC

La modifica sulla preferenza effettuata su una posizione avrà effetto anche sull'altra.

Ti ricordiamo nuovamente che la preferenza e la modifica riguardo la distribuzione dei dividendi è consentita solo per le SICAV che prevedono tale tipologia di prodotti.  Per le nuove sottoscrizioni di fondi di diritto italiano (SGR) al momento non sarà possibile effettuare la scelta sulla fruizione dei dividendi. Questi verranno accreditati direttamente sul conto corrente. Le posizioni sui fondi in portafoglio non subiranno modifiche.

Fiscalità dei fondi

I proventi dei fondi di diritto italiano (Sgr) e delle Sicav estere armonizzate sono tassati nella misura del 26%* all'atto della effettiva realizzazione "per cassa", vale a dire quando vengono liquidate le quote o quando il fondo distribuisce i proventi.

In seguito alle modifiche normative introdotte dal decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito dalla Legge 26 febbraio 2011, n. 10 le operazioni di switch tra fondi saranno oggetto di applicazione della ritenuta, poichè assimilate a operazioni di rimborso e successive sottoscrizioni di altri fondi. Pertanto l'operazione di rimborso nell'ambito dello switch potrebbe essere soggetta al calcolo della relativa imposta ed il relativo movimento di sottoscrizione (switch in) sarà effettuato al netto della relativa eventuale ritenuta.

La base imponibile è costituita dall'incremento del valore delle quote nel periodo tra l'acquisto e la vendita. Se le quote sono espresse in valuta estera, l'aliquota del 26% viene applicata anche sull'eventuale plusvalenza sul cambio (vedi esempio Disinvestimento di un fondo). 
*Dal 1° gennaio è aumentata l’aliquota sulle rendite finanziarie, ma alcuni strumenti finanziari sono rimasti assoggettati all’imposta del 12,5%. Si tratta dei titoli di Stato italiani (ed equiparati come i buoni postali e le emissioni di regioni, province e comuni), di quelli esteri emessi da nazioni che consentono un adeguato scambio di informazioni e sono quindi compresi in un apposito elenco (cosiddetta White list contenuta nel decreto ministeriale del 4 settembre 1996) e infine di obbligazioni di enti sovranazionali riconosciuti.
Quindi anche i fondi comuni di investimento e sicav italiani ed esteri, per la parte di redditi derivanti da tali strumenti, sono assoggettati all’imposta del 12,5%.
Per stabilire l’effettivo prelievo fiscale è necessario, quindi, moltiplicare il provento conseguito per il LIE (Livello Impositivo Equalizzato) e applicare a tale valore l’aliquota del 26%. E’ possibile, moltiplicando il LIE per il 26%, ottenere il reale carico fiscale applicato.

La ritenuta sarà applicata:

- a titolo d'imposta per le quote detenute da persone fisiche (sia in regime fiscale amministrato che in regime fiscale dichiarato), da soggetti che non effettuano esercizio d'impresa e da soggetti esenti o esclusi da imposte, e quindi non devono essere inseriti dal sottoscrittore nella dichiarazione dei redditi;
- a titolo d'acconto nei confronti di imprenditori individuali se le partecipazioni sono relative all'impresa ai sensi dell'articolo 65 del T.U.I.R, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all'articolo 5 del T.U.I.R, società di capitali ed enti commerciali residenti, stabili organizzazioni di socità ed enti non residenti e a titolo d'imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi da imposta sul reddito. In questo caso i sottoscrittori saranno tenuti a includere gli eventuali proventi in dichiarazione dei redditi, assoggettarli all'imposta sui redditi e avranno diritto a scomputare la ritenuta dalle imposte complessive dovute.

Nel caso di switch tra stesso comparto ma con classe differente, la fiscalità non viene applicata.

Le minusvalenze sono fiscalmente considerate «redditi diversi» e dunque sono compensabili con eventuali plusvalenze da redditi della stessa specie (ad esempio: da plusvalenze derivanti da azioni e obbligazioni).
Le plusvalenze, invece, sono fiscalmente considerate «redditi di capitale» e pertanto non compensabili. Da ciò deriva che, per quanto riguarda i fondi armonizzati, le minusvalenze realizzate sono sempre compensabili con plusvalenze aventi sempre la stessa natura di «redditi diversi», mentre le plusvalenze realizzate non sono mai compensabili e formano oggetto di autonoma tassazione con ritenuta al 26%.

I fondi Core Series sono soggetti alla fiscalità come per le Sicav estere.

Disposizioni di ordine transitorio per le quote possedute alla data del 30/06/2011

A seguito delle modifiche normative introdotte dal decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito dalla Legge 26 febbraio 2011, n. 10, il valore delle quote (NAV) al 30/06 sarà considerato dalle Sgr come costo medio di carico fiscale delle stesse e utilizzato per determinare plusvalenze e minusvalenze sulle operazioni successivamente poste in essere.
Ai clienti si applicherà pertanto il regime fiscale transitorio: la ritenuta (la minusvalenza) sarà calcolata sulla differenza positiva (negativa) tra il valore della quota alla data di rimborso ed il valore al 30/06/2011.

N.B.: rendiamo noto che fino al 31/12/2011 l’aliquota della tassazione era pari al 12.5%. Dal 01/01/2012 al 30/06/2014 pari al 20%, e che dal 01/07/2014 è passata al 26%.

Nota: Al di fuori dei casi espressamente vietati dal prospetto informativo, qualora una U.S. person decida di sottoscrivere o detenga quote di fondi comuni d'investimento di diritto italiano e/o di Sicav di diritto estero, è opportuno che verifichi con il proprio consulente gli obblighi fiscali nei confronti dell'IRS. 

Cos'è il prezzo medio di carico di un fondo comune?

Il  prezzo medio di carico di un fondo comune o di una sicav nel caso di operazioni di acquisto è la media dei prezzi unitari di acquisto calcolati dividendo la somma addebitata sul c/c con il numero delle quote risultanti dalle operazioni stesse. Tale valore non va confuso con il NAV del fondo del giorno di esecuzione dell'operazione, in quanto comprende anche le spese e commissioni pagate.

Esempio di calcolo
A titolo di esempio ipotizziamo che in data 10 gennaio si sia effettuato l'acquisto del fondo A per una somma di 1000€, il NAV (prezzo di mercato) del fondo del giorno di esecuzione sia di 10€ e che questo fondo abbia commissioni di ingresso del 1%:

- la somma addebitata sul c/c è 1.009€ (commissione di intervento 9€) 
  
- il num. di quote sottoscritte sono pari a 99 (1000 - 10=990/10=99)
 
- il prezzo medio di carico visualizzato è 10,192 (1009/99).

Ipotizziamo poi che in data 20 marzo si effettui una sottoscrizione successiva sul fondo A  per una somma di 500€, il NAV (prezzo di mercato) del fondo del giorno di esecuzione sia di 11€:

- la somma addebitata sul c/c è 509€ (commissione di intervento 9€)
 
- il num. di quote sottoscritte sono pari a 45 (500 - 5=495/11=45)
 
- saranno visualizzate 144 quote ad un prezzo medio di carico di 10,542 (1518/144).

Il  prezzo medio di carico di un fondo comune o di una sicav nel caso di operazioni di switch viene calcolato considerando tale operazione, per una opportunità di visualizzazione, come la combinazione di due movimenti distinti: uno di vendita e uno successivo di acquisto. Pertanto il prezzo medio di carico del fondo proveniente dallo switch è determinato dividendo il controvalore del fondo disinvestito (comprensivo di eventuali spese e commissioni di ingresso -previste solo per alcuni fondi di Sgr-) con il numero delle quote del fondo in entrata provenienti dallo switch.

Esempio di calcolo
A titolo di esempio ipotizziamo che in data 10 gennaio si sia effettuato lo switch totale dal fondo A  al fondo B , ipotizziamo inoltre che:

- la posizione sul fondo A nel dossier sia di 100 quote e che il  NAV (prezzo di mercato) del fondo del giorno di esecuzione sia di 10€
 
- il NAV (prezzo di mercato) del fondo B del giorno di esecuzione dell'operazione sia di 6€ e che per semplicita non ci siano spese di switch e commissioni di ingresso da pagare sul nuovo fondo
 
- il num. di quote sottoscritte sono pari a 166,666 (100X 10=1000/6=166,666).

Il prezzo medio di carico visualizzato è 6€ (coincide con il Nav perché si è ipotizzato che sull'operazione non ci siano spese e il fondo B non abbia commissioni di ingresso da pagare).

Il  prezzo medio di carico di un fondo comune o di una sicav nel caso di trasferimenti da altri istituti  è il prezzo comunicato a Fineco dall'istituto trasferente. Solo nel caso in cui questo non ci venga comunicato, il prezzo medio di carico applicato è il Nav del giorno in cui il fondo viene caricato nel dossier aperto in Fineco.

Cos'è il P&L fiscale e di carico di un fondo comune?

Nel Portafoglio Fondi è possibile visualizzare valori di "Prezzo medio di carico",  "Controvalore investito" e "P&L di mercato" selezionando due modalità di calcolo basate sul "Profit&Loss di Mercato" o il "Profit&Loss Fiscale" dove:
- il P&L di mercato rappresenta la differenza tra il prezzo medio di carico del comparto della Sicav e il suo prezzo di mercato attuale. Il prezzo medio di carico del comparto può non coincidere con il suo prezzo fiscale.
- il P&L fiscale rappresenta la plusvalenza o la minusvalenza fiscale potenziale della Sicav, vale a dire l'importo su cui sarebbe applicata la tassazione (plusvalenza) o quello che sarebbe registrato come minusvalenza nel tuo zainetto fiscale se la Sicav venisse rimborsata in questo momento. E' dato dalla differenza tra il prezzo di carico fiscale della Sicav e il prezzo di mercato all'ultima quotazione disponibile. Si ricorda che in caso di operazioni di vendita non è possibile determinare il valore della quota di esecuzione dell'ordine. Per maggiori dettagli la invitiamo a prendere visione delle tempistiche di esecuzione degli ordini nella sezione Fondi dell'area privata del sito.

Per i fondi quotati in divisa diversa da Euro il prezzo fiscale viene espresso in Euro al cambio fiscale applicato dalla Banca corrispondente.

Quali cambi vengono applicati?

SOTTOSCRIZIONE 

Sottoscrizione Sicav in divisa diversa da Euro e USD con addebito su conto corrente in divisa Euro (indipendentemente dalla presenza di Multicurrency)
Cambio su euro/fiscale: La Banca Corrispondente applica, per negoziare il ctv, il cambio presente nell’arco temporale in cui prende in considerazione l’ordine da trasmettere al Trasfer Agent (la mattina del giorno successivo al cut off ).

Sottoscrizione Sicav in divisa USD con addebito su conto corrente in divisa Euro  
Cambio su eur: all’atto dell’inserimento dell’ordine, effettuato on line dal cliente, Fineco attribuisce il cambio ‘real time’.
Lo stesso viene anche utilizzato per addebitare il conto corrente del cliente al primo cut off utile.
Cambio fiscale: La Banca Corrispondente applica il cambio di Istituto in essere alla data di esecuzione della sottoscrizione (che potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile).

Sottoscrizione Sicav in divisa USD con addebito su conto corrente in divisa Usd
Cambio su eur/Cambio fiscale: La Banca Corrispondente applica il cambio di Istituto in essere alla data di esecuzione della sottoscrizione (che potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile)

RIMBORSO
Rimborso Sicav in divisa diversa da Euro e USD con accredito su conto corrente in divisa Euro (indipendentemente dalla presenza di Multicurrency)
Cambio su euro/fiscale: La Banca Corrispondente applica, per negoziazione il ctv, il cambio presente nell’arco temporale in cui elabora l’eseguito del rimborso (generalmente dalle 14:30 alle 16:30. Il giorno di esecuzione potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile)

Rimborso Sicav in divisa USD con accredito su conto corrente in divisa Euro  
Cambio su eur: Fineco applica, per negoziare il ctv, il cambio BID in essere al ricevimento dell’eseguito.
Cambio fiscale: La Banca Corrispondente applica il cambio di Istituto in essere alla data di esecuzione del rimborso.
(che potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile)

Rimborso Sicav in divisa USD con accredito su conto corrente in divisa Usd
Cambio su eur/Cambio fiscale: La Banca Corrispondente applica il cambio di Istituto in essere alla data di esecuzione del rimborso (che potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile)

SWITCH
Switch tra comparti diversi e in divisa diversa da euro (soggetti alla fiscalità)
Switch out:
Cambio su euro/fiscale: La Banca Corrispondente applica, per negoziazione il ctv, il cambio presente nell’arco temporale in cui elabora l’eseguito del rimborso (generalmente dalle 14:30 alle 16:30 del giorno di esecuzione dell’ordine da parte dell’Agente di Trasferimento della SICAV. Quest’ultimo non coincide con la data esecuzione presente sulla contabile).

Switch-in:
Cambio su euro/fiscale: La Banca Corrispondente applica, per negoziare il ctv, il cambio presente nell’arco temporale in cui prende in considerazione l’ordine da trasmettere al Trasfer Agent (la mattina del giorno successivo all’elaborazione/esecuzione dello switch-out. Quest’ultimo non coincide con la data esecuzione presente sulla contabile).

Switch tra classi dello stesso comparto in divisa diversa da euro (non soggetti alla fiscalità)
Cambio su euro: L'Agente di Trasferimento della SICAV provvede ad applicare il cambio (qualora la sicav si avvalga di una società esterna per la negoziazione del cambio, lo stesso potrebbe essere maggiorato di una commissione). 

Cambio fiscale: La Banca Corrispondente applica il cambio di Istituto in essere alla data di esecuzione del rimborso (che potrebbe non coincidere con la data esecuzione presente sulla contabile).

Cos'è il rating Morningstar?

Morningstar è stata la prima società a diffondere presso i risparmiatori una semplice idea: i rendimenti dei fondi devono essere valutati in funzione dei costi e del rischio assunto dai gestori. Gli strumenti di valutazione dei fondi si sono evoluti nel tempo, ma il principio è rimasto immutato.
Il rating di Morningstar espresso tramite le stelle permette una classificazione dei rendimenti dei fondi, tenendo conto dei costi e del grado di rischio assunto.

Gli elementi chiave del Morningstar Rating System sono:

  •  Le Categorie Morningstar 
  •  I costi 
  •  Il rendimento corretto per rischio

Le Categorie Morningstar
Le categorie Morningstar raggruppano i fondi con politiche d'investimento omogenee e si basano sull'analisi della composizione specifica per titoli dei rispettivi portafogli. Morningstar dedica il massimo impegno nella raccolta e nell'analisi dei portafogli dei fondi. Ciò perché spesso le politiche d'investimento dichiarate e il nome dei fondi non sono sufficienti per assegnare un fondo a una determinata categoria.
I parametri rilevanti utilizzati sono costituiti dalle caratteristiche dei titoli che compongono il portafoglio. Per i fondi azionari si tiene conto della capitalizzazione e della prospettiva di crescita, per quelli obbligazionari della duration e dell'affidabilità dell'emittente.

Le principali categorie adottate da Morningstar Europe sono:

  •  Az. Area Euro Large Cap 
  •  Az. Area Euro Mid Cap 
  •  Az. Area Euro Small Cap 
  •  Az. Europa Large Cap 
  •  Az. Europa Mid Cap 
  •  Az. Europa Small Cap 
  •  Az. Nord America 
  •  Az. Nord America Small Cap 
  •  Az. Giappone
  •  Az. Asia ex Giappone 
  •  Az. Asia 
  •  Az. Internazionali 
  •  Az. Internazionali Small Cap 
  •  Az. Tecnologia Media & Telecom 
  •  Az. Risorse Naturali 
  •  Az. Immobiliare 
  •  Az. Finanziario 
  •  Bilanciati Moderati 
  •  Bilanciati 
  •  Bilanciati Aggressivi 
  •  Obbl. Convertibili 
  •  Monetari Area Euro 
  •  Obbl. Breve T. Area Euro 
  •  Obbl. Governativi Area Euro 
  •  Obbl. Euro High Yield 
  •  Obbl. Internazionali 
  •  Obbl. Area Euro 
  •  Obbl. Area GBP 
  •  Obbl. Area Dollaro 

I Costi
Tutte le commissioni vengono dedotte dalle performance lorde dei fondi. Inoltre, il rating di Morningstar tiene conto sistematicamente delle commissioni di sottoscrizione. Per ogni fondo azionario o bilanciato viene considerata una commissione d'ingresso del 5%, a meno che la massima commissione applicabile non sia inferiore. Per i fondi obbligazionari o monetari, viene considerata una commissione d'ingresso del 3%, a meno che la massima commissione applicabile non sia inferiore. Solitamente esiste un trade-off tra le commissioni d'entrata e le commissioni di gestione e Morningstar fa del suo meglio per valutare i fondi nel modo più corretto ed efficiente possibile su un dato orizzonte temporale di riferimento.

Il Rendimento corretto per il rischio
Per tutti i fondi a cui viene assegnato il Rating vengono presi in considerazione i rendimenti mensili degli ultimi tre anni. Pur consapevoli del fatto che la volatilità dei rendimenti storici di un fondo non è una perfetta descrizione del suo rischio (anche per questo abbiamo scelto di focalizzarci sulla composizione complessiva dei loro portafogli) il metodo utilizzato fa il miglior uso possibile dei dati disponibili. Pertanto, i calcoli per il Morningstar Rating vengono effettuati a partire da una utilità dell'investitore funzione dei rendimenti del fondo. L'assunzione di base è che l'investitore preferisce ottenere rendimenti regolari nel tempo piuttosto che grandi guadagni e clamorose perdite; in altre parole, che sia avverso al rischio. In pratica, assumiamo che rendimenti regolari nel tempo siano giudicati migliori. 

Le Stelle
Effettuati i calcoli, le stelle sono assegnate all'interno di ciascuna categoria, nel seguente modo:

Primo 10%               *****
Successivo 22.5%  ****
Ulteriore 35%           ***
Successivo 22.5%  ** 
Ultimo  10%              *

L'assegnazione del rating avviene su base mensile ed è soggetta a variazioni, così come le performance dei fondi.

Tutti i fondi hanno un Rating?
Non sempre, vi sono dei casi in cui non è possibile l'attribuzione. Per esempio:

  •  I dati relativi ai rendimenti del fondo hanno meno di tre anni. 
  •  Si hanno così poche informazioni che il fondo non può essere assegnato a nessuna categoria. 
  •  Il fondo ha effettuato continui cambi di categoria a seguito di variazioni nell'asset allocation, così che i rendimenti storici non sono più rilevanti. 
  •  I fondi con determinate caratteristiche sono troppo pochi per potere stilare una classifica.

L'utilizzo del Rating Morningstar
Il rating Morningstar è una delle informazioni che possono essere utilizzate per attuare una prima selezione dei fondi da inserire nel proprio portafoglio. Assieme al rating, Morningstar consente di osservare i principali titoli in portafoglio e altre dettagliate informazioni. Sebbene le informazioni di Morningstar costituiscano un validissimo supporto, ogni investitore dovrà comunque continuare a prestare attenzione alla propria asset allocation, valutare la propria tolleranza al rischio, nonché controllare le commissioni relative ai fondi e le esigenze di reddito e liquidità. Il rating non fornisce una guida per queste decisioni essenziali.

Un ultimo punto da sottolineare: il rating di Morningstar è assegnato al fondo e, in caso di cambio del gestore, non lo segue negli spostamenti. Ne deriva che un dato rating può essere dovuto quasi interamente all'abilità di un money manager, che successivamente ha lasciato la gestione del fondo.

Classificazione ESG

La normativa europea vigente definisce i concetti chiave in merito agli aspetti di sostenibilità in materia di investimenti.

In tale ambito, sono definite "preferenze di sostenibilità"* le scelte del cliente di integrare o meno, e se sì in che misura, nell'investimento uno o più dei seguenti strumenti finanziari:

a) uno strumento finanziario per il quale il cliente determina che una quota minima deve essere investita in investimenti ecosostenibili, cioè che rispettano determinati requisiti di tutela dell'ambiente (come definito dalla Tassonomia Europea);

b) uno strumento finanziario per il quale il cliente determina che una quota minima deve essere investita in investimenti sostenibili, cioè che contribuiscono a un obiettivo ambientale e/o sociale, a condizione che tali investimenti non arrechino un danno significativo a nessuno di tali obiettivi e che siano rispettate prassi di buona governance (come definito dalla normativa attinente all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari - SFDR);

c) uno strumento finanziario che considera i principali effetti negativi ("principal adverse impact - PAI") sui fattori di sostenibilità, per la cui presa in considerazione il cliente determina elementi qualitativi o quantitativi.

* Per ulteriori dettagli in merito ai concetti utilizzati con riguardo agli aspetti di sostenibilità in materia di investimenti, ivi inclusa la modalità di svolgimento dei controlli, puoi far riferimento al documento “Normativa MiFID” e alle “Politiche sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei servizi di consulenza” disponibili sul sito internet della Banca.

All’interno delle schede titolo di Fondi, Azioni, Obbligazioni e ETF è stato introdotto un nuovo box “Classificazione ESG” in cui viene fornita indicazione per ciascuno dei tre aspetti sopra descritti:

  • Investimento ecosostenibili
  • Investimenti sostenibili
  • Considerazione del PAI

Per ciascuna categoria è fornito un valore che va da “bassa” a “alta”, dove “bassa” è il valore peggiore e “alta” è il valore migliore.

I dati relativi a (i) investimenti ecosostenibili (ii) investimenti sostenibili (iii) PAI non sono valorizzati per tutti i prodotti in quanto non sempre l'emittente ne ha fornito disclosure. La Banca monitora costantemente tali dati con l'obiettivo di migliorarne la copertura.

Nel caso in cui il dato non sia disponibile per il singolo prodotto verrà mostrato il simbolo "-".

Per i prodotti di amministrato al momento non viene mostrato il campo “Investimenti sostenibili”

 

Cos'è il ranking Advice?

Advice è il primo servizio di consulenza finanziaria indipendente nel mercato delle Reti di Consulenti finanziari. Il Ranking Advice è il sistema di misurazione che Fineco ha elaborato per valutare la qualità di fondi e sicav. Viene espresso con un punteggio da 1 a 10 per indicare rispettivamente i fondi dal peggiore al migliore della categoria di appartenenza ed è determinato sulla base di un indicatore finanziario oggettivamente calcolato  - F.R.I. Fineco Risk Adjusted Return Index - che sintetizza i rendimenti del fondo corretti per il rischio assunto dall'investitore.

Gli elementi fondamentali nel processo di costruzione del Ranking Advice sono:
- Le categorie Fineco
- Il rendimento corretto per il rischio
- I costi

Le categorie Fineco
Per confrontare agevolmente le performance dei fondi, questi ultimi sono mappati in categorie, ovvero sono raggruppati i fondi che presentano politiche e strategie di gestione omogenee ed investimenti simili. Ad ogni categoria viene attribuito un benchmark di riferimento, cioè un indice facilmente replicabile, riconosciuto nella comunità finanziaria internazionale, in grado di rappresentare in maniera trasparente l'andamento generale del mercato e degli strumenti finanziari in cui il fondo investe.

I principali parametri utilizzati da Fineco per costruire le categorie dei comparti azionari sono l'area geografica, la capitalizzazione, lo stile di gestione e il settore merceologico; mentre per gli obbligazionari e monetari viene valutato il tipo e la qualità dell'emittente, la durata media degli investimenti e la valuta di investimento.

L'attribuzione di un fondo ad una categoria Fineco viene fatta in base a:

  •  informazioni sulla politica di investimento contenute nel prospetto informativo
  •    
  •  schede commerciali e i focus pubblicati dei gestori
  •    
  •  analisi sulla struttura del portafoglio del fondo
  •    
  •  approccio statistico della "Style Analysis"

Attualmente sono presenti in Advice 135 categorie.

Il rendimento corretto per il rischio
Per tutti i fondi per i quali è assegnato un Ranking, vengono presi in considerazione i rendimenti mensili degli ultimi tre anni e la loro volatilità rispetto all'andamento del benchmark di riferimento della categoria di appartenenza (Excess Return e Tracking Error Volatility).
I punteggi più alti sono pertanto assegnati a quei fondi che nel periodo considerato hanno dimostrato di aver battuto il benchmark di riferimento prendendosi meno rischi rispetto al benchmark stesso. Viceversa sono penalizzati i fondi che non hanno sufficientemente remunerato i rischi assunti.
E' opportuno tenere presente che i rendimenti storici di un fondo non costituiscono garanzia di performance future, tuttavia l'analisi dei rendimenti correlati alla volatilità storica nel medio termine rimane il miglior criterio per valutare la qualità di un fondo.
Si segnala infine, che nel calcolo del Ranking le performance storiche del fondo sono espresse in relazione al benchmark di riferimento, pertanto, un fondo a cui viene attribuito Ranking 10 potrebbe tuttavia conseguire rendimenti assoluti negativi se le prospettive di crescita del mercato di riferimento non fossero positive.

Attribuzione del Ranking
I fondi della stessa categoria sono ordinati in base al Fineco Risk Adjusted Return index calcolato su un periodo di 1 e 3 anni.
I fondi che stanno nel primo 10% della classifica assumono Ranking Advice pari a 10, chi sta nel secondo 10% assume Ranking 9 e via così fino all'ultimo 10%, ai cui fondi viene attribuito Ranking 1.

I fondi che hanno meno di 3 anni di storia vengono penalizzati, mentre non procediamo ad attribuire il Ranking ai fondi che non hanno almeno 1 anno di vita.
I Ranking vengono aggiornati mensilmente in modo da cogliere nel tempo le variazioni di performance.

I costi
Il Ranking Advice considera i soli costi che impattano sul NAV dei fondi (valore netto del patrimonio) come le commissioni di gestione, mentre non tiene conto delle commissioni di sottoscrizione.

Utilizzo del Ranking Advice
Il Ranking Advice può essere un'utile informazione per una prima selezione dei fondi sui quali si vuole investire. Tuttavia non deve essere considerato come il cardine per definire la corretta allocazione dei propri risparmi. Alla base delle scelte rimane fondamentale la valutazione della propria tolleranza al rischio, le esigenze di liquidità e gli obiettivi personali tenendo conto, nel contempo, dell'andamento e delle prospettive dei mercati finanziari.

Cos'è il VaR (Value at Risk)?

Il VaR (Value at Risk) viene definito come la perdita massima che uno strumento finanziario (o un portafoglio di strumenti finanziari) può subire in uno specifico orizzonte temporale dato un certo intervallo di confidenza.


Il Var Utilizzato da Fineco è un VaR 95% a 1 anno, è un VaR di tipo parametrico ed è funzione del rischio totale di portafoglio, costituito da due componenti: il rischio dei fattori di mercato (“rischio mercato”) ed il rischio specifico proprio degli strumenti.


Il “rischio di mercato” rappresenta il rischio che il valore degli strumenti in portafoglio si riduca a causa di variazioni di mercato. Tale componente di rischio è identificata dall’esposizione degli strumenti ai fattori di mercato, la cui volatilità è stimata su un orizzonte temporale di 7 anni.


Il “rischio specifico” è la parte del rischio del portafoglio che non è spiegabile dai fattori endogeni del mercato ed è calcolato attraverso simulazioni storiche su ogni strumento: a 18 mesi per fondi ed ETF e a 2 anni per azioni, obbligazioni e certificati.


La Banca calcola il rischio totale attraverso il VaR 95% ad 1 anno che è una misura statistica (stima) della perdita massima potenziale ad 1 anno sugli investimenti finanziari con una probabilità del 95%. La misura è sintetizzata in una percentuale applicabile ad ogni tipologia di strumento finanziario ed a portafogli di strumenti. A titolo esemplificativo un VaR ad 1 anno del 16% con probabilità del 95%, indica che la perdita massima potenziale del portafoglio su un orizzonte di 1 anno è stimata al 16% ed esiste una probabilità del 5% che la perdita possa essere superiore.

 

Livello di rischio

Var perdita potenziale in % su orizzonte 1 anno

CAUTO

Fino a 5%

PRUDENTE

Da 5% a 11%

BILANCIATO

Da 11% a 20%

DINAMICO

Da 20%

 

Schede prodotti di investimento

In questa sezione trovi informazioni sui prodotti finanziari su cui puoi operare con Fineco.

Fondi Absolute Return

  • Contrastare gli alti e bassi dei mercati
    I mercati finanziari, quelli azionari in particolare, non hanno un andamento costante e positivo. Al contrario. La strategia dell'investimento absolute return, a ritorno assoluto, mira a ottenere risultati positivi in qualsiasi fase di mercato, sia nei rialzi sia nei ribassi.

  • Conservazione e crescita
    L'obiettivo di un investimento a ritorno assoluto è la conservazione del capitale e la sua crescita costante nel tempo, svincolate dagli andamenti dei mercati.

  • Slegati dal benchmark
    I fondi tradizionali sono legati a un benchmark: un indice di mercato che da un lato rappresenta l'obiettivo di rendimento (il gestore deve guadagnare almeno quanto il benchmark), dall'altro è un vincolo di portafoglio (nei suoi investimenti il gestore deve replicare la composizione dell'indice: può sottopesare o sovrapesare un titolo o un settore, ma non può ignorarli).
    I fondi absolute return hanno spesso come obiettivo un rendimento pari a quello di un indice del mercato monetario (per esempio il rendimento dei Bot), più uno spread (una maggiorazione calcolata in percentuale). Sono quindi svincolati da indici di mercato e possono gestire con maggior flessibilità le scelte di investimento.

  • L'importanza della delega
    I fondi absolute return sono particolarmente adatti agli investitori che non hanno tempo per seguire i propri investimenti ma che desiderano che questi seguano l'andamento dei mercati finanziari. Per questo gli absolute return sono adatti a coloro che vogliono affidare i propri investimenti a team di gestione altamente specializzati, di primarie Case di Investimento al mondo, che hanno a disposizione tutti gli strumenti e le tecniche gestionali specifiche per gestire con grandi competenze e professionalità gli investimenti ed avere così la certezza di scegliere sempre il meglio. 

  • Diversificare a rischio controllato
    In un portafoglio diversificato i fondi absolute return possono rappresentare una valida alternativa a un investimento in strumenti monetari e obbligazionari, con l'obiettivo di perseguire rendimenti positivi attraverso un attento controllo del rischio.

Fondi strategia dividendo

  • Scegliere le più generose
    Il principale criterio in base al quale questi fondi scelgono i titoli in cui investire è la presenza di una costante distribuzione degli utili. Società cioè che, nella loro politica aziendale, mostrano di voler remunerare gli azionisti con i dividendi. I fondi incassano gli utili distribuiti dalle imprese e, periodicamente, li redistribuiscono fra i sottoscrittori sotto forma di quote o cedole. L'investimento in questi fondi unisce dunque ai guadagni legati alla rivalutazione delle azioni, e quindi del fondo, la possibilità di un'entrata periodica. L'importo di questa, ovviamente, non può essere costante e dipende dall'andamento delle società e dell'economia in generale.

  • Imprese consolidate
    La politica di distribuzione degli utili di ogni società non dipende solo dai risultati di bilancio. Investire nei fondi con questa specializzazione significa anche investire in società consolidate, caratterizzate da positivi dati di bilancio e che tendono a premiare gli azionisti. Le imprese in fase di crescita tendono a privilegiare gli investimenti e quindi a distribuire ai soci una quota marginale degli utili, mentre per le società più consolidate è spesso prassi premiare gli azionisti con la partecipazione agli utili.

  • Azionario ma conservativo
    Queste caratteristiche fanno sì che l'investimento in fondi ad alti dividendi, pur presentando i rischi del mercato azionario, abbia un grado di volatilità più contenuto rispetto ad altri. In tal senso può quindi contribuire a ripartire meglio il livello complessivo di rischio di un portafoglio azionario più strutturato. 

Fondi a Capitale Protetto

  • Protezione...
    Investire una somma, di cui si potrà aver bisogno in un futuro non troppo lontano. E non rischiare che, nel momento della liquidazione, il capitale si sia ridotto eccessivamente in seguito ad una situazione di mercato poco favorevole. È anche a esigenze di questo tipo che rispondono i fondi a capitale protetto. Che comunque possono rispondere alle attese di molti risparmiatori prudenti e avversi al rischio, di tutti coloro che pongono al primo posto l'esigenza di conservare il capitale, ma che vogliono cogliere le opportunità di investimento sui mercati finanziari.

  • ... e rendimento
    A differenza di un investimento puramente monetario o obbligazionario di breve termine, poi, i fondi a capitale protetto, grazie all'investimento (sia pure contenuto) in azioni e obbligazioni a lungo termine, possono offrire un rendimento interessante, pur con un livello di rischio estremamente contenuto.

  • Conoscere in anticipo la rischiosità dell'investimento
    I fondi a capitale protetto non garantiscono la restituzione del capitale né un rendimento minimo. In particolari situazioni di mercato, può in effetti verificarsi una perdita, comunque contenuta. L'investitore è sempre a conoscenza del rischio dell'investimento al quale può andare incontro.

Fondi di fondi

  • Doppia diversificazione
    I fondi di fondi utilizzano, per costruire il loro portafoglio di investimenti, quote di altri fondi o Sicav, invece di investire direttamente in titoli (azioni, obbligazioni, ecc.). La diversificazione si realizza così a due livelli: il primo riguarda il patrimonio dei singoli fondi, per definizione diversificato fra numerosi titoli differenti; il secondo è relativo al patrimonio del fondo di fondi, nel quale entrano prodotti diversi per specializzazione, area geografica, stile di gestione.  

  • Una selezione efficiente
    Chiunque può, in teoria, costruirsi da sé un portafoglio di fondi diversificato. In pratica però si scontra con soglie minime di accesso, costi e difficoltà nel reperire informazioni sui gestori e sui prodotti. I fondi di fondi realizzano un paniere estremamente ampio. Possono selezionare, grazie al monitoraggio di un grandissimo numero di fondi comuni e alle capacità di analisi dei gestori, i migliori per ciascuna categoria di investimento, scegliendo tra i prodotti delle più grandi case di gestione del mondo. Acquistando da "grossisti", poi, riducono l'impatto dei costi sul portafoglio.

  • Un'ampia possibilità di scelta
    La famiglia dei fondi di fondi è ormai molto numerosa: chiunque può trovare al suo interno il tipo di investimento che meglio risponde ai suoi obiettivi, alle sue strategie, e al suo profilo di investitore.

  • Anche per piccoli capitali
    A differenza delle gestioni patrimoniali in fondi, che si basano sui medesimi principi, i fondi di fondi non richiedono grandi capitali, e possono essere sottoscritti da qualsiasi risparmiatore.
    • Massima trasparenza: per i fondi di fondi è disponibile il NAV giornaliero.
    • Semplicità di acquisto e vendita, proprio come un fondo. 

Fondi obiettivo

  • Un investimento a scadenza, senza vincoli
    Le situazioni in cui si desidera investire a lungo termine, e con una scadenza prefissata sono moltissime. Può trattarsi, per esempio, di un capitale da utilizzare al momento della pensione, oppure da destinare ai figli, per il giorno in cui termineranno gli studi. La maggior parte degli investimenti a scadenza, però, presentano una forte rigidità: non è possibile disinvestire prima del termine - se non con penalizzazioni - né incrementare o modificare il proprio investimento. Invece con i fondi obiettivo hai un investimento a scadenza senza vincoli.

  • Libertà e flessibilità
    I fondi obiettivo sono diversi. È possibile liquidare l'investimento in ogni momento, senza penalità. Incrementarlo con nuovi versamenti. Prolungarlo se, alla scadenza prevista, si preferisce restare investiti, mantenendo il risultato ottenuto. Le diverse durate in cui vengono proposti i fondi, permettono a ciascuno di trovare la risposta alle sue specifiche esigenze.

  • Il miglior mix tra azioni e obbligazioni
    Il segreto dei fondi obiettivo sta nella combinazione nel tempo dell'investimento azionario con quello obbligazionario. Quando la data di scadenza è lontana, è possibile sopportare i rischi del mercato azionario, alla ricerca dei rendimenti più elevati. Avvicinandosi il termine, diventa fondamentale ridurre il rischio e preservare i risultati raggiunti, spostando l'investimento su titoli obbligazionari e monetari.

Fondi specializzati BRIC

  • Scegliere gli emergenti
    I fondi "BRIC" concentrano la loro attenzione su un gruppo selezionato di Paesi Emergenti rispetto ai fondi che investono genericamente nelle aree in via di sviluppo. Permettono quindi di realizzare una scelta più consapevole, tagliata su misura per i propri obiettivi di investimento.

  • Un portafoglio diversificato
    L'investimento in un fondo "BRIC" è adatto a risparmiatori con un profilo di rischio alto. Il portafoglio, tuttavia, è ripartito su quattro mercati diversi: il gestore ha la possibilità di sovrappesare quello che ritiene più interessante o sottopesare quello che, in una data fase, ha prospettive più incerte. E questo consente una relativa riduzione del livello di rischio.

Top Quality

Gli OICR “Top Quality” sono una selezione di OICR individuati dalla Banca tra quelli collocati che include i migliori ISIN in termini di caratteristiche finanziarie e costi nell’ambito delle relative microcategorie1 di riferimento su cui siano contestualmente attivi i presidi di controllo del rischio previsti dalla Risk Management Policy (c.d. “RMP”) definita dalla Banca.

L’obiettivo della RMP è di assicurare che i prodotti di risparmio gestito distribuiti da FinecoBank tramite la propria piattaforma siano gestiti conformemente alla normativa di riferimento e in linea con le aspettative del cliente e delle Autorità di Vigilanza. FinecoBank effettua una serie di controlli qualitativi e quantitativi sui prodotti di risparmio gestito. La valutazione quantitativa è applicabile anche agli OICR gestiti da società di Asset Management esterne al Gruppo, nella misura in cui queste ultime aderiscono all’iniziativa di disclosure promossa da FinecoBank. L’iniziativa prevede che i gestori di OICR aderenti rendano disponibili una serie di informazioni sui propri OICR collocati da FinecoBank tramite la propria piattaforma, in modo che il Gruppo possa attivare una serie di presidi di controllo dei rischi a cui questi ultimi sono esposti.

Raggruppamento OICR/ETF/ETC con caratteristiche omogenee (es. Azionari Europa, Azionari Europa Small/Mid Cap, etc.) effettuato dalla Banca.